domenica 29 giugno 2008

mare


Questa mattina, dopo una breve sosta al giornalaio per acquistare la “Gazzetta del Mezzogiorno” e il mensile “Amica” ho ripreso il viaggio verso il mare. In macchina mi accompagnano mia figlia e la musica e con le note di "un'estate al mare" continuo il viaggio verso la spiaggia più vicina.
Per la strada c’è molto traffico, arrivati al lido un buon caffè, la lettura del giornale e poi via sugli scogli.
Osservare la bassa marea è meraviglioso mi dà un senso di sicurezza, all’orizzonte il mare ed il cielo non hanno confini hanno la stessa limpidezza del colore celeste.
Sento il profumo di iodio, salsedine e quando il vento diventa più forte arriva l’odore degli alberi dei fichi che costeggiano i campi intorno alla spiaggia.
Voli di gabbiani, passeri e rondini.
I passeri sembrano felici nel becco hanno la loro preda e fanno ritorno al nido, nelle pietre di un muro a secco che delimita la campagna circostante.
I gabbiani spiccano il loro volo alto e maestoso dagli scogli più lontani.
I granchi camminano incuranti della presenza dell’uomo forse perché sanno come difendersi.
Ho cercato di fotografarli ma non ci sono riuscita sono ultra sensibili al minimo movimento in un attimo scappano via , li perdi .
Ho dormito poco durante la notte, così ho disteso l’asciugamano accanto a quello di mia figlia, mi sono distesa immobile sullo scoglio e cercato di dormire, non è stato possibile troppa gente così ho optato per la lettura del libro. Ho fatto il bagno più volte.
Ora mi sento la pelle bruciata nonostante abbia utilizzato la crema con fattore protettivo n°8.
Da domani mi attende una settimana di intenso lavoro.

mercoledì 25 giugno 2008

Notte d’estate.


Notte d’estate.
Le tarde ore della notte mi fanno compagnia, la campana della chiesa dietro casa segna mezzanotte. Il silenzio è una cosa viva lo sento e sento anche che la campagna respira .
Lontano le luci sono accese e mostrano la strada deserta, un gioco di insetti attorno all’alone dorato.
La mia casa è avvolta nel buio, a luci spente mi siedo sulla sdraio e respiro l’odore della terra bagnata appena innaffiata.
Là dove prima c’era un vigneto ora ci sono solo erbacce e alberi non curati di pero, cachi e alloro. Di giorno gazze ladre, passeri, merli e corvi trovano il loro cibo, poi spiccano il volo e si posano sulle antenne della tv emettendo i loro suoni. Anche le rondini fanno il loro nido nelle fessure della mia tettoia.
Ora dormono, le rondini negli angoli dei muri e sotto i tetti, e forse sognano l'immensità del mare e i deserti che hanno attraversato; dormono i pipistrelli, nei loro oscuri nascondigli a testa in giù, dormono le cicale sotto la corteccia dei tronchi, mentre i grilli al riparo delle zolle erbose aspetteranno che l’aria sia ancora più fresca.
Anche Il canto melodioso del merlo che al mattino mi tiene compagnia, la sera va a riposare .
Mi sembra di fermare il tempo, il ricordo delle sere d’estate con la mia mamma, accanto a lei ascoltavo il rumore impercettibile degli insetti che volavano attorno alla luce fioca del lume a petrolio, le falene che riempivano la stanza e l’aria fresca che dava sollievo ad una giornata di calura.
Rimanevamo solamente noi due sedute sul gradino della nostra casa di campagna e l'anima delle cose; nella notte d'estate, fresca e viva come l'aria dopo il temporale, ci si immergeva in una pace di suoni e colori fatto di cielo e colore della notte.
Questa sera il cielo è limpido, tutte le stelle si vedono, solo la luna è andata via; nessun rumore né di uomini, né di animali, nemmeno il latrare dei cani, dormono tutti, anche i ragazzi. Solo io sveglia nella notte, immersa nei miei pensieri e avvolta nel profumo intenso, pungente, di terra bagnata che si sparge nella mia mente e concilia l’anima al ricordo.
Si è proprio lo stesso profumo di tanti anni fa nella casa di campagna isolata dal paese dove si viveva d’estate fra campi di grano dorato e uva da vendemmiare.

sabato 21 giugno 2008

Descrizione


Che posso dire di me, senza elogiare una particolarità fisica, più d'un altra.
Io voglio utilizzare una descrizione, dandomi una forma imprecisa, ma fedele alla realtà.
Posso dire che ho due occhi, un naso, due orecchie.. montate ad ordine logico su una "forma geometrica" senza spigoli .
il mio carattere.. non lo dico..
Difetti : Sicuramente romantica, dolce ...
Pregi: Orgogliosa, Lunatica, Passionale, Testarda.
Riconosco di avere un carrattere difficile, divento un pastore tedesco con chi mi fa del male, ma anche una tenera cuccioletta con chi mi ama.
Estremamente sincera, (croce&delizia del mio essere) e come si dice dalle parti nostre "Pane al pane Vino al Vino"...
Detesto, le persone che si fermano solo sull’aspetto, o che giudicano il sapore di un cioccolatino dall’involucro.
Odio le persone che quando sono distesa sulla spiaggia mi guardano e mi fissano chiedendo se sono la tipa "che ci stà", ancor di più odio, detesto e combatto quelle persone che continuano a molestarmi con la sola presenza la mia vita.
Scusate lo sfogo.

giovedì 19 giugno 2008

La notte




La Notte


Ascolto il silenzio della notte,

nella stanza la luce fioca della lampada.


Occhi stanchi e arrossati, ricordi di un tempo trascorso
mi soffermo a guardare il cielo nell'immobile bellezza delle stelle .


Questa sera la luna è ancora più luminosa
mentre osservo il cielo stellato ascolto il battito del mio cuore

il regolare respiro e il libro tra le mie mani.


E' il nostro mondo fatto di cieli stellati ,

di galassie e corpi celesti diffusi nell'universo.

Chissà chi mi guarda da lassù,

e come mi vede oppure non mi vede

perchè faccio parte di un oggetto disperso nell'universo.



Quando l'oscurità diviene più intensa,

ed i contorni degli alberi si perdono nel buio

la notte mostra tutta la sua bellezza

ed il mistero della vita nascosta.


Tu sei qui accanto e il ricordo si chiude con il mio sonno.



Buonanotte



mercoledì 18 giugno 2008

"E venne il giorno" - The Happening


"Una famiglia è in fuga da un disastro naturale che minaccia di cancellare l'uomo dalla Terra. Con loro fugge un'intera città, tra paranoia, paura e desiderio di sopravvivenza... a ogni costo"!

All’improvviso , al Central Park di New York le persone presenti sono colte da uno stato confusionale e subito dopo si suicidano.
Tra le tante ipotesi, all’inizio si pensa che sia colpa di un attacco biochimico terroristico.Le morti diventano sempre maggiori e si diffondo per tutto il nordest dell’America e, si pensa che la colpa è delle piante che producendo questa tossina, si propaga nell’aria e viene veicolata dal vento. Comincia l’esodo dalle città e Elliot Moore (Mark Wahlberg) ,la moglie Alma Moore (Zooey Deschanel), accompagnati dall'amico Julian (John Leguizamo) con la figlia Jess, prendono un treno per Princeton.Il treno si ferma in aperta campagna proprio dove il pericolo è in agguato e muoiono quasi tutti gli uomini del gruppo.I tre rimasti riprendono a camminare, si fermano presso una casa che sembra abbandonata, invece è abitata da una signora anziana che vive isolata dal mondo. Il giorno dopo l'anziana uscita di casa si toglie la vita. E’ uno degli ultimi attacchi della tossina, Elliot esce di casa, ma non accade nulla.Dopo un pò di tempo viene intervistato uno scienziato in televisione, che spiega ipotizzando che quanto accaduto sia solo un avvertimento della natura contro l'uomo, perché giudicato una minaccia per il pianeta intero. Infatti il Nord Est dell'America ha un'alta densità di centrali nucleari. Il giornalista dice di non crederci.Il film termina con la scena che si ripete tempo dopo al parco del Louvre, simile a quanto avvenuto a Central Parkf.

martedì 17 giugno 2008





E' stato bello fermarmi un attimo ed ascoltato il battito dell'infinito.
Infinita velocità di un attimo.
Dolce, leggero, colorato, ricco di emozioni di vita.
Sogno di una notte.


Fiume Sand Creek
.........................
Tirai una freccia in cielo per farlo respirare,
Tirai una freccia al vento per farlo sanguinare... la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek....

giovedì 12 giugno 2008

Adagio



Non so dove trovarti
Non so come cercarti
Ma sento una voce che
Nel vento parla di te
Quest' anima senza cuore
Aspetta te
Adagio
Le notti senza pelle
I sogni senza stelle
Immagini del tuo viso
Che passano all' improvviso
Mi fanno sperare ancora
Che ti troverò
Adagio
Chiudo gli occhi e vedo te
Trovo il cammino che
Mi porta via
Dall' agonia
Sento battere in me
Questa musica che
Ho inventato per te
Se sai come trovarmi
Se sai dove cercarmi
Abbracciami con la mente
Il sole mi sembra spento
Accendi il tuo nome in cielo
Dimmi che ci sei
Quello che vorrei
Vivere in te
Il sole mi sembra spento
Abbracciami con la mente
Smarrita senza di te
Dimmi chi sei e ci crederò
Musica sei
Adagio




lunedì 9 giugno 2008

Elogio alla Follia


Elogio alla follia

Osservate con quanta previdenza la Natura,
madre del genere umano,
ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell'uomo più passione che ragione
perchè fosse meno triste,difficile,brutto,insipido,fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza
la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati,
godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della follia.


Erasmo da Rotterdam

giovedì 5 giugno 2008

Matrimonio Metafisico



Puglia tra mare e dolci colline


Matrimonio Metafisico
Chi lo doveva andare a pensare che noi due ci sposavamo
non vedo l'ora di stare a vedere le partite con te sul divano
È stato come un colpo di fulmine incontrarti in quella via
quando hai sgommato con la 112 Abarth
e l'antenna arrivava sopra a casa mia

E adesso noi e adesso noi pij e ci sposiamo

La camera da letto / portala tu
La cucina / Si! proprio tu
Il soggiorno / Si Sempre tu
Il corredo / Compramelo tu
Ma mia madre me lo ha detto l'ho sentita proprio ora
o tu ti stendi a portare qualcosa o vai a rubare a San Nicola

Rit.
Questo amore tanto grande quanto il mare
brilla forte più del sole e un'estate con te al canalone
Questo amore così forte che mi fa dimenticare
la mia passione per i frutti di mare tutta la vita con te ci voglio stare.

Sarà stato quel tuo modo elegante di strisciare con gli zatteroni
o il tuo tatuaggio così delicato del 7 di denari con l'asso di bastoni
Che brividi ha avuto il mio cuore quando la sera del cenone
hai dato un mozzico alla testa ed hai ucciso il capitone

E adesso noi, e adesso noi, pij e ci sposiamo

Il viaggio di nozze / lo paghi tu
le bamboniere / si, sempre tu
a dare il pranzo / sì, proprio tu
l'abito da sposa / prendimelo tu
Ma mio padre me l'ha detto appena uscito dalla questura:
"a me più che un matrimonio pare a vedere la caricatura".

lunedì 2 giugno 2008

Altamarea






Il MARE


da lontano mi giungono le sue parole,
parla di cose che nessuno conosce.
Parla agli innamorati

a coloro che conoscono il sapore di sale
a quelli che conoscono il rumore delle onde
che hanno il movimento
del CUORE.