domenica 16 settembre 2007





aquile .
Le nuvole hanno ricoperto il cielo e mi è sembrato che la pioggia dovesse bagnare i nostri corpi,forse è già piovuto mentre piangevo, non c'è dubbio, ma dopo la pioggia lassù nel cielo è vistoso l’arcobaleno.
Ogni sera quando non sento la tua voce che cerca il mio amore mi sento naufraga di pensieri , un’aquila che non riesce a trovare la strada del ritorno al suo nido e disperata cado nel sonno della notte.
E’ Il silenzio che attraversa oltre il buio dei pensieri e dei sogni, perché leggero e invisibile.
Sei il sogno sfiorato dal vento.
Sei lo sguardo impotente di un uomo che cerca il mio volto, la mia bocca, il mio corpo.
Siamo aquile libere nel cielo che dopo vorticosi giri planano sulla terra per congiungersi nei loro corpi.
Tutte le sere e al mattino sveglia non cerco che Te .
E le mie mani? Le mie mani sprigionano la musica dei nostri corpi, il piacere dei nostri sensi, ed è sublimazione del nostro amore attraverso la voce.

3 commenti:

Dyo ha detto...

Queste parole mi hanno messo addosso un'infinita tristezza. Sono bellissime.

frammentidivita ha detto...

@Dyo
L'amore vissuto non conosce forme e valica ogni confine.
Le sensazioni che scaturiscono da un sentimento d'amore, seppur virtuale, lasciano un segno profondo tanto quanto un'amore riversato su di un corpo dell'amata/o che ti è accanto.

Dyo ha detto...

Dillo a me...
:-((((((