domenica 31 maggio 2009

Spot - reattore nucleare di terza generazione in Puglia



Non ho commenti per questo grande problema che è finito sulla nostra testa e sulle spiaggie più belle della puglia, ma tanta preoccupazione.
Chiedo a Chiunque andrà a governare la nostra regione che faccia scelte consapevoli e responsabili per il territorio e l'ambiente non solo della Puglia ma per l'intero mondo, considerato che i disastri ambientali non riguardano solo il territorio circoscritto.
Un grazie al nostro Presidente della Regione NICHI VENDOLA che ha messo in evidenza il problema chiedendo come prima cosa la difesa del territorio e se le azioni di mediazioni non garantiranno la non installazione delle centrali termonucleari in Puglia , chiederemo il referendum popolare......

lunedì 25 maggio 2009

Primo giorno di mare

Prima giornata di mare, limpida e calda
bagnarsi e poi a sciugarsi al sole è sembrato un sogno.Ho rivisto la mia baia , i miei scogli la limpidezza del cielo, il volo delle rondini, la lucertola che corre a nascondersi fra le pietre.
Tutto così bello, mia figlia distesa accanto a me, mi ha chiesto :" mamma anche per te è il primo giorno di mare? ed io ho risposto:"sì certamente, e se non fosse stato per te non ci sarei venuta".
Un'ora sulla spiaggia, un gelato seduti al bar e poi rientro a casa.
Stamattina il colore dorato della pelle si è notato e i complimenti non sono tardati ad arrivare.




"[...] e non aver paura, non aver mai paura di essere ridicoli; solo chi non ha mai scritto le lettere d'amore fa veramente ridere [...]".

sabato 16 maggio 2009

Desiderio



Sogno perduto nelle notti insonni
tuono che sveglia la notte
lampo che illumina il buio
bacio mai dato.

Al dire dell’abbandono
Il pianto
Un urlo
Uno sguardo al cielo

Voglio essere nuda
Acqua,Vento, Sale
Abbandonarmi
Alla pioggia.

mercoledì 6 maggio 2009

lucertola




Stamattina camminavo lungo il ciglio di un giardino della periferia di Bari e all'improvviso vedo sbucare dalle pietre questa bellissima lucertola.
Mi sono fermata e china sulle ginocchia l'ho fotografata e come si può notare è pure vanitosa sembra che si è messa in posa per la foto.

domenica 3 maggio 2009

Continuate a Sognare

Per chi non si arrende ed ha ancora voglia di sognare l'amore.

venerdì 1 maggio 2009

I° Maggio festa dei lavoratori

Riporto integralmente il testo tratto dal Blog di NICHI VENDOLA, Governatore della della Regione Puglia e Presidente del movimento di Sinistra e Libertà

I° Maggio : Si festeggia un fantasma
Autore: Nichi Vendola

Oggi si festeggia un fantasma. Quella degli ultimi decenni è la storia di un occultamento e di una rimozione, di un progressivo, inesorabile, slittamento del lavoro dal ruolo centrale che gli assegnava la Costituzione repubblicana a postazioni sempre più periferiche, sino a finire nelle brume di una estrema banlieu, pudicamente celato alla vista. Disincarnato, ridotto a variabile duttile nelle stime dei tecnocrati o nei conti di manager grandi e piccoli, il lavoro è stato amputato della sua realtà concreta. Nella penombra di quella periferia sociale, si è consumata e quotidianamente si consuma una strage ignorata, tollerata, e oramai persino incentivata. Mentre il proscenio discuteva di veline e si azzuffava su particolari, parlava sempre e comunque d’altro, in quelle tenebre ha avuto libero corso l’imposizione di salari che erano da crisi anche quando la crisi non c’era, si è affermato un nuovo mercato del lavoro modellato sulle vecchissime forme del caporalato, fondato sul ricatto del precariato permanente e della disoccupazione endemica, sulla sottrazione di ogni potere contrattuale dei lavoratori, avvertito ormai come insopportabile pastoia che intralcia la logica sovrana del profitto.
Grazie a quella stessa “invisibilità” del lavoro, oggi, si studiano e allestiscono strategie feroci, che mirano a far pagare per intero i costi della crisi proprio a chi della crisi è vittima principale, i lavoratori dipendenti in cassa integrazione o peggio, i precari a spasso, l’esercito di giovani colti e preparati del sud costretti a una nuova migrazione di massa. Quella degli ultimi decenni è la vicenda di un beffardo slittamento semantico, che ha celato sotto le voci “modernità” e modernizzazione” un gigantesco ritorno al passato, passando per lo smantellamento di tutti i diritti conquistati dai lavoratori nel corso di due secoli di conflitto sociale, che ha ripristinato e restituito legittimità a vere e proprie forme di schiavismo. Chi può davvero credere che la scomparsa della rappresentanza politica del mondo del lavoro dal Parlamento italiano proprio al termine di questo immenso processo storico sia casuale, frutto di mera coincidenza?
C’è un solo modo, allora, di festeggiare questo primo maggio: farne la stazione di partenza per imboccare un tragitto inverso. Iniziare, da oggi, da subito, qui e ora, da questa campagna elettorale, a restituire realtà, concretezza e visibilità al lavoro. Imporre la sua centralità da subito, a partire dalle strategie per fronteggiare la crisi, sapendo che dalla crisi stessa non si potrà uscire senza restituire carne e sangue a quel fantasma, senza richiamare al centro della scena sociale, politica e persino culturale quel che da troppo tempo ne è rimosso. Questa crisi è frutto della stessa politica, delle stesse politiche, delle stesse logiche che hanno per trent’anni umiliato e assediato il lavoro e i lavoratori. Non si può sperare di risolverla con gli stessi strumenti che l’hanno determinata.
Abbiamo scelto di superare una volta per tutte l’antica e disastrosa separazione tra la difesa dei diritti sociali e di quelli civili. Dobbiamo sapere che i diritti dei lavoratori sono oggi al centro di questo scontro, e se non riusciremo a ripristinarli, a imporne un nuovo rispetto, il prezzo sarà pagato da tutti. Anche da chi, oggi, si batte per difendere il diritto alla propria sessualità, alle proprie scelte, alla libertà del proprio corpo.
Abbiamo scelto di chiamarci Sinistra e Libertà. Dobbiamo ricordare, a noi e a tutte e a tutti, che senza affrancamento dal bisogno, dal ricatto del precariato, dall’assenza di diritti sul lavoro, la parola Libertà è solo un simulacro.

Nichi Vendola