Ciao Luce, In questo caso l'ha pure un pò distorta ...però dai è vera ironia di particolari casi di alcune che utilizzano internet...bontà loro definirsi tutte belle.
Orsa Maggiore, scendi, vellosa notte, nubiloso animale di pelo dagli occhi antichi, Occhi di stelle, dal folto irrompono le tue zampecon i lucenti artigli, Artigli di stelle, noi facciamo buona guardia alle greggi, ma siamo ammaliati da te, e diffidiamo dei tuoi fianchi stanchi e delle tue zanne acuminate, visibili a metà, vecchia Orsa. Una pigna: il vostro mondo. Voi: le scaglie che lo ricoprono. Io la sospingo, la rotolo dagli abeti all'inizio agli abeti alla fine, la sgrido, esamino il suo muso e la abbranco con le mie zampe. Abbiate timore o non ne abbiate! Riempite la borsa della questua e mettete una buona parola per il cieco, affinché lui tenga l'Orsa al guinzaglio. E speziate bene gli agnelli. Potrebbe essere che quest'Orsa si liberi, che non ci minacci più e vada in cerca delle pigne cadute dagli abeti; di quelle grosse, con le ali, che precipitano dal Paradiso. Ingeborg Bachmann
3 commenti:
:-))
Tutte chiatte e sfatte...Ammazza...
Troppo forte Checco Zalone riesce sempre a cogliere la realtà e trasformarla in esilarante musica.
Ciao Luce, In questo caso l'ha pure un pò distorta ...però dai è vera ironia di particolari casi di alcune che utilizzano internet...bontà loro definirsi tutte belle.
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