lunedì 2 marzo 2009

Firenze - Città d'arte



La cultura e il pensiero umano si evolvono, e segnano il passaggio dei secoli, nascono le civiltà, si sviluppano e decadono, ma per fortuna restano le testimonianze in ogni parte del mondo.
Ci sono splendide opere delle quali l'Italia é particolarmente ricca. E, Firenze è una tra le più belle e suggestive città d'Italia che sa regalare emozioni ai cittadini di tutto il mondo.
In questo breve soggiorno ho vissuto emozioni davvero uniche regalatomi da alcuni fulgidi esempi di queste testimonianze, museo di S.Lorenzo, le splendide piazze ricche di storia medievale e la fortezza luogo di resistenza e prigionia di molti uomini che con la loro vita hanno contribuito al determinarsi e al susseguirsi della storia d'Italia.
La Fortezza da Basso luogo del Centro Congressi di Firenze ne è un esempio.
I ricordi di storia cominciano ad emergere quando Marco amico bloggher e Fiorentino accenna alla Fortezza come luogo che ha segnato il passaggio delle lotte tra Guelfi e Ghibellini e che il corso d'acqua dove si affacciano le finestre del nostro albergo è il mugnone affluente dell'Arno.
Dante Alighieri e la Divina Commedia, i passi del XXXIII Canto dell'Inferno, La tragedia del conte Ugolino:
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Ahi Pisa, vituperio de le genti
del bel paese là dove 'l sì suona,
poi che i vicini a te punir son lenti,

muovasi la Capraia e la Gorgona,
e faccian siepe ad Arno in su la foce,
sì ch'elli annieghi in te ogne persona!

.............................

Ahi Pisa, vergogna delle genti d'Italia,
il bel paese dove suona il "sì",
poiché i tuoi vicini sono lenti a punirti,

si muovano le isole Capraia e Gorgona,
e facciano argine alla foce dell'Arno,
in modo che le sue acque anneghino ogni abitante.

La storia si studia e va ricordata e i ricordi per essere vividi devono segnarti profondamente e non sono solo ricordi belli a volte preferiresti seppellirli se non fosse per quella parte di te che hanno catturato e segnato per la vita. I ricordi sono paragonabili al passaggio dell'onda che porta negli abissi marini sabbia pietre e ogni oggetto prezioso, per poi farli emergere con la prossima tempesta marina. La permanenza a Firenze è caratterizzata da un tempo sereno con sole caldo. Sembrano giorni di primavera, tutt'intorno c'è movimento, il prato attorno alla fortezza e lungo l'argine del Mugnone è ricoperta di erba verde, i passerotti e i merli beccano liberi nel prato.

E' Venerdì mattina, e domani finiscono i lavori del congresso, il sole è già alto in cielo, l'orologio del cellulare segna le otto del mattino, la mia notte l'ho trascorsa sveglia con televisione accesa e lettura di alcune riviste. Cerco di riaddormentarmi e sinceramente avrei voluto continuare a dormire. E' la dolcezza del sonno del mattino tiepido di sogni e desideri non appagati, preferisco rimanere a braccia aperte e completamente libera nei movimenti nel mio letto e svegliarmi al tepore di un corpo che mi accarezza ...ma così non è... si posa sul davanzale della mia finestra un merlo e con il suo canto mi sveglia... come ogni mattina è sempre l'acqua calda di una doccia ad accarezzarmi il corpo e la mente per dare vigore ed energia ad una nuova giornata di lavoro.

E' Sabato mattina e a Bari ci sono i preparativi per la consegna delle chiavi della Chiesa Russa al loro Patriarca, di fronte al nostro albergo c'è la chiesa Russa, non conosco le ragioni che mi hanno spinta ad entrare in quel luogo di culto, a Bari non l'ho mai fatto, anche se quand'ero ragazza passavo spesso di fronte la nostra chiesa e potevo farlo, ma ci sono stata ed ho respirato profumo di spiritualità, ho visto le immagini della Madonna e di San Nicola diffuse sui tavoli della chiesa, ragazze giovani e donne che stringevano il loro velo sulla testa e pregavano di fronte ad immagini nere sacre, ho osservato loro pregare e in cuor mio ho pregato anch'io con la fede e la religione che ho nel mio cuore...Ritorno in albergo riprendo i miei bagagli e andiamo via.

E' stata vacanza anche se di lavoro .... per cui il dispiacere di averla terminata è davvero grande. Le belle cose finiscono in fretta.

12 commenti:

enne ha detto...

Il passo dell'Inferno che hai citato dimostra chiaramente che Dante ci aveva visto giusto.
Sul vituperio delle genti, voglio dire.

Anonimo ha detto...

Ecco dov'eri finita? A firenze con Nicoletta :).. Ben tornata, ho letto il tuo post e l'ho trovato suggestivo come sempre

SogniIndotti ha detto...

Nata con il nome di Castello Alessandria, fu costruita da Pier Francesco da Viterbo e Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1534 ed il 1537 per ordine di Alessandro de' Medici, posto al governo di Firenze dallo zio Giovanni dei Medici, Papa Clemente VII, che esercitava il vero potere. Nel maggio del 1533 iniziarono gli scavi sovrintesi dal celebre condottiero Alessandro Vitelli e dall'architetto Pier Francesco Florenzuoli da Viterbo. Il 15 luglio del 1534 fu posta la prima pietra e nel dicembre dello stesso anno i lavori delle opere di fortificazione furono ultimati nella gran parte. La gigantesca fortezza , di forma pentagonale, fu realizzata con grandezza di mezzi e rapidità per assicurare il controllo della città ai Medici, appena rientrativi dopo l'Assedio di Firenze, di fornire alloggio ad un forte contingente di truppe, nonché rifugio ai governanti in caso di rivolta, ma anche di impressionare e intimorire i fiorentini con la sua massa. Per accentuare questa impressione il lato rivolto verso la città fu dotato, da Antonio da Sangallo, di un aspetto monumentale. Il ruolo militare della Fortezza fu mantenuto anche in epoca lorenese, quando furono costruiti altri fabbricati di interesse architettonico ed ambientale come la palazzina per gli ufficiali ed un teatrino.


Ti sei ripresa dalle lunghe camminate? E' stato molto piacere aver fatto la tua conoscenza.

Marco

frammentidivita ha detto...

Tb: trovi molta gente strana in ogni dove quasi è difficile trovarne alcuni che hanno comportamenti quasi adattabili al contesto umano.

Luciano, ma che bello ritrovarti...i tuoi scritti di politica mi interessano soprattutto perchè in questo momento lo scenario politico nazionale mi sembra da terza guerra mondiale.


Marcooooooooooooo, è stato bello conoscerti, sei un ragazzo molto dolce. Grazie per la storia che mi hai fatto ricordare.Firenze è una città che regala emozioni davvero belle.Sì ora sono tornata alla normalità e anche al lavoro, andata via la stanchezza alle gambe.Un abbraccio a te e alla tua bella città.

Anonimo ha detto...

Sarò felicissimo di continuare a tener vivo il tuo interesse :)

enne ha detto...

Permettimi un urlo liberatorio: Ah Pisa, vituperio delle genti e del mondo intero!

Ho esagerato??

frammentidivita ha detto...

Ciao Luciano

Sì hai esagerato molto...non gridare...quello che ho riportato è letteratura italiana.un saluto.

SogniIndotti ha detto...

Solo per un saluto fiorentino...

frammentidivita ha detto...

Marco....amo il saluto Fiorentino.

enne ha detto...

Ok, è letteratura italiana. Ma io posso farne un urlo da pescivendola?

Anonimo ha detto...

Ho cambiato nome al blog, ora mi trovi qui. Buona giornata :)

Anonimo ha detto...

Non ho messo il link, che testa :))... www.lucianopaolini.ilcannocchiale.it