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Un sorriso lungo un anno,
Invocazione all'Orsa Maggiore
Orsa Maggiore, scendi, vellosa notte, nubiloso animale di pelo dagli occhi antichi, Occhi di stelle, dal folto irrompono le tue zampecon i lucenti artigli, Artigli di stelle, noi facciamo buona guardia alle greggi, ma siamo ammaliati da te, e diffidiamo dei tuoi fianchi stanchi e delle tue zanne acuminate, visibili a metà, vecchia Orsa. Una pigna: il vostro mondo. Voi: le scaglie che lo ricoprono. Io la sospingo, la rotolo dagli abeti all'inizio agli abeti alla fine, la sgrido, esamino il suo muso e la abbranco con le mie zampe. Abbiate timore o non ne abbiate! Riempite la borsa della questua e mettete una buona parola per il cieco, affinché lui tenga l'Orsa al guinzaglio. E speziate bene gli agnelli. Potrebbe essere che quest'Orsa si liberi, che non ci minacci più e vada in cerca delle pigne cadute dagli abeti; di quelle grosse, con le ali, che precipitano dal Paradiso.
Ingeborg Bachmann
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mare
mare adriatico
5 commenti:
Mango mi fa tornare in mente, sempre, un vecchio episodio legato ad una ventina di anni fa, che mi fa morire dal ridere ancora oggi. Ricordami di raccontartelo. :-)
Ciao, Maria...bello stasera ascoltare il tuo post.
...possa esserti lieve la sera...qui piove incessantemente da stamattina...mi lascio avvolgere dai suoni...cerco di ritrovare il respiro.
Ciao Blue,
Da noi una giornata di sole, vento di scirocco.
E' musica tutta meridionale evoca la nostra civiltà fatta di sapori, colori e immagini di paesaggi incantevoli.
Un abbraccio a te ed è bello il tuo passaggio dal mio blog.Buonanotte.Maria.
Ciao Nita,
poi mi racconti l'episodio trascorso e ... altro.Buonanotte.Mary
Ti ho aooena parlato del film, due post più in basso....
(Questo Mango merita..)
Salutissimi & abbracci!
Masso,
Che bello averti quì, sei una bella presenza.
Questa canzone è poesia della nostra terra e la musica rende divine le parole.
Mary
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