venerdì 9 novembre 2007

ricordi




Ricordi.
La notte fatta di silenzi e suoni sottili che ti giungono dritti al cuore.
Il latrare del cane, il canto del grillo, il canto della civetta che mi mette tristezza, il rombare di un elicottero e poi tanti ricordi nella mente.
Bambina, mi inoltravo oltre quella linea che indicava la quantità di coraggio che si possedeva, la casa era avvolta nel buio e io sfidavo la paura inoltrandomi in quel viale che di giorno conduceva alla mia casa.
Camminavo, sentivo sotto i miei passi la morbidezza dell'erba calpestata e il profumo della terra,il rumore della chioma degli alberi d'ulivo che si muoveva alla sottile brezza di vento.
Mi allontanavo, andavo oltre il viale e raggingevo un'altra casa distante all'incirca una trentina di metri, al buio e sola.Questa era la mia prova di coraggio.
Rientrata a casa, avevo un unico grande desiderio, vedere andare a letto tutti quanti, compreso il mio papà che era sempre l’ultimo a rincasare.
Avevo una sensazione di sogno ancor prima di addormentarmi come se la mia vita fosse protetta e avvolta da un velo che proteggeva il mio corpo e la mia mente da insidie esterne.
E, così come il grande poeta William Shakespeare recita :"siamo fatti della stessa stoffa di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è circondata di sonno.”
Sognavo di toccare la luna, di arrivare fin lassù, e di incontrare mio nonno scomparso ancora prima della mia nascita e il racconto di lui mi tenevano viva la memoria dell’uomo che era.
Mia madre aveva posto in alto nella sala da pranzo la sua foto, suo padre era morto subito dopo il rientro dalla guerra (1946) e mi parlava di lui del suo lavoro.Dell’amore che riversava ai suoi figli e alla sua donna.
Ma poi un bel giorno andò via e mia madre raccontava che sicuramente l’avrei rivisto in cielo, tardi molto tardi e lui mi guardava e mi proteggeva e mi aspettava e sicuramente mi aspetta ancora.
E’ andata via anche lei in una notte fredda di Febbraio dell'85 mentre io ero in attesa della mia seconda bambina.
La salutai per tornare a casa e le dissi:"mamma ci vediamo domani", e lei mi rispose:"Maria dove dobbiamo vederci"?Furono le ultime parole che ci siam dette.
Lei sapeva che andava via raggiungeva i suoi genitori e mi avrebbe aspettata e mi aspetta ancora.
La sua dolcezza , la sua bontà che sono doti di una mamma sono impresse dentro la mia mente.
Se potessi dirle …e Lei ascoltarmi, Le direi solo queste parole:”Mamma Ti voglio bene”,sei nel mio cuore e ti sento molto vicina.

8 commenti:

Dyo ha detto...

Ecco, queste cose mi mettono tristezza davvero, perchè solo alla morte non c'è scampo, nè rimedio, e per me che non ho il dono della fede questo è veramente un bel problema. Un problema reale, che prima o poi ci tocca tutti.Spero tu possa sognare la tua mamma, stanotte: e che lei ti dia un bacio sulla fronte.

Anonimo ha detto...

La mia mamma se ne è andata una notte di febbraio del '76.
non ha mai visto le mie bambine e non ho mai saputo dirle quanto bene le volevo, quanto la amvo nonostante tutto...è di notte, quando il silenzio mi avvolge con la sua, carezza che la sento e la sento vicina...è come una sospensione infinita, sai.
una sospensione che a volte mi toglie il respiro.
è davvero "dura" crescere senza una madre e ancora di più sopportare il dolore che tutto questo comporta...ma so che lei, forse, ora lì dove si trova riposa in pace.

ti abbraccio, oggi un po' più forte.

lu

frammentidivita ha detto...

Cara Nita,
io la sento molto vicina la mia mamma ed è lei che mi aiuta.

Lu,
che strana coicidenza, sono morte entrambe nello stesso periodo dell'Anno.
Febbraio è il mese in cui muoino anche i rami degli alberi.
E' tutto così legato al ciclo di vita terrena questa nostra morte. Ma la spiritualità e l'anima che che dopo la morte vivono in ogni dove sono sempre lì nel cielo,e diventano angeli e ci guidano da lassù.
La tua mamma sà e sapeva la misura del bene che riponevi in Lei, e i suoi nipotini di sicuro le assomigliano.
Buon Domenica Pomeriggio.

Dyo ha detto...

:-)

Vorrei avere almeno una briciola della tua compostezza morale.
Io sono una bestia: non credo in niente.

Anonimo ha detto...

Maria, la tua pacatezza mi commuove.
Era la notte del 23 febbraio, una di quelle notti gelide d'inverno come accade spesso qui.
La morte fa parte della vita, mi ci è voluto moltissimo tempo per accettarlo ed essere un poco più serena con me stessa.

ti abbraccio e ti auguro una notte luminosa

[Le coincidenza non sono finite: la mia figlia maggiore è nata di maggio, nell'85...]

frammentidivita ha detto...

Nita,
conoscendoti non mi pare che tu sia quella persona che descrivi, hai un'anima sensibile e molto bella.

LU,
già, troppe coincidenze, la mia seconda bimba è nata a Luglio dell'85.
Nel carattere è uguale a mia madre e anche nell'aspetto fisico.

Kleys ha detto...

davvero commovente...

frammentidivita ha detto...

Ciao Kleys, tu come stai?
Un abbraccio e un caro saluto.Maria.