Il mio W. E. dopo una settimana di malattia.
Devo recuperare la mia forza mentale perché a quella fisica ho pensato in questi cinque giorni, comincio a stare un po’ meglio ma la sera, a volte, mi tormenta il mal di testa, è un mal di testa che mi fa mancare il fiato e mi viene da svuotare lo stomaco fino all’ultima goccia di succo gastrico. Preoccupata? No, non lo sono ... dico che passerà. Ieri sono stata circondata dai miei ragazzi che mi hanno fatta sentire viva, loro con il bel da fare che mi danno si preoccupano e mi stanno vicini per quello che possono, perché a dirla tutta quando stò così male preferisco rimare sola e badare a me stessa. Non sono mancate le telefonate delle mie colleghe sempre in difficoltà con il lavoro…”ma rientri lunedì”, è la domanda che mi si pone, e io: “il mio intento è quello di rientrare ma se non starò bene non prendetela male…sì ,sì ci sarò ma solo se mi sentirò meglio”.
Nel pomeriggio di ieri dopo aver riposato e messo in ordine i pensieri, disordinati, disorganizzati perché sono molto emotiva e vivo intensamente le emozioni anche quelle che dovrei cancellare con un colpo di spugna è in programma il cinema, la mia amica mi chiama e mi dice che non ci sono film che meritano di esser visti, possiamo optare per una visita a LEROY MERLIN , sapete c’è sempre qualcosa che manca in una casa e così ci siamo avviate.
Avevo una voglia matta di nachos ma mi riprende il mal di testa e siccome lei è già vicino al negozio con il suo carrello penso che è meglio prenderli poi e così l’ho raggiunta.
Ci siamo avviate per i corridoi del negozio, le piante ci hanno attratte e lì abbiamo trascorso le nostre due ore di indugi nella scelta delle piante da portare a casa. Le begonie sono bellissime nelle loro varie tonalità di colore rosa, rosso, arancione - tutte belle - io ne ho prese due che ho sistemate sui gradini d’ingresso accanto ai tappeti orientali, di color ambra e rosso, sembra che ho portato a casa mia un pezzo d’Oriente, quello che mi manca , mi esalta e mi porta serenità .
La mia amica si è riempita le mani di cactus e per osservare quale sottovaso fosse più indicato ad una delle sue piantine mi ha detto:- reggi questa-, benedetta amica mi ha fatta pungere le dita, poiché io sono molto sensibile alle piccole punture dato che ne devo fare almeno tre al girono, mi veniva di buttare la piantina a terra , ma poi mi è dispiaciuto per la brutta fine che le sarebbe toccata, se l’avessi fatto, ho frenato l'istinto di liberarmi della piantina pungente.
Finalmente ha scelto il sottovaso in ceramica colorata di azzurro e l'ha sistemata nel carrello tanto da non prenderla più fino a che giunti alla cassa me ne sono guardata bene dal darle una mano e sistemarle nelle buste da portare a casa.
Riprendiamo il giro nella serra e quì indugiamo ancora tra vasi con le piante di rose di valencia coloratissime di un rosso intenso e con foglie verde scuro, ho desiderato tanto prenderne una ma ho preferito evitare eventuali punture accidentali e mi sono promessa di tornare un altro giorno per prendere solo le rose, magari munita di un paio di guanti, accanto vi sono i vasi con la “barba di giove” e quì alla mia amica va il ricordo dei falchi grillai che le hanno distrutto un vaso di margherite. Lo prende perchè dovrà sostituire la pianta di margherite usata dai falchi grillai per nidificare e mi racconta di una singolare esperienza che a dire il vero vorrei averla fatta io, in quel vaso di margherite , l'estate scorsa sono cresciuti tre piccoli falchi grillai.
Osservo le piante con i pensieri rivolti "ai giardini", ora però devo pensare solo al mio, all'improvviso preferisco distogliere il pensiero e pensare a me; la bellezza di tutte le piante di rose, lavanda, gelsomini, fuchsie, margheritine e le begonie mi fanno desiderare di gestire un vivaio, ci siamo consultate, tu cosa ne pensi? E lei: si per me va bene - ok allora rimarremo socie anche in futuro (fantascienza).
Chiaramente, mentre ci approssimiamo alla cassa, non può mancare il solito incontro con gente che conosci, questa volta è il Professore dei miei figli, come al solito non bada a delicatezza e mi dice :”ora vedo che stai bene, ti godi la vita". Mi assale la rabbia contenuta frenata ma pronta ad esplodere se solo si azzardava a dire un'altra mezza parola di riferimento personale e, penso e, mi convinco sempre più che la gente i fatti propri non è mai disposta a farli- Faccio bene a girare strada quando li vedo apparire all’orizzonte -.
Questa mattina mi sono alzata con calma, ho preso il mio caffè , non ho fumato perché da parecchio ho smesso, anche se a volte sento la necessità, sono andata su i blog per aggiornarmi, sono stata invitata a pranzo da un amico presso un agriturismo della Murgia è lì che trascorrerò la mia domenica .Buona domenica a tutti.