Noi Italiani amiamo farci del male e la visione del film di Paolo Sorrentino , "IL DIVO" ricorda e racconta di tutto il male che ha devastato l’Italia dalla fine della Prima Repubblica all'inizio del processo per mafia contro l'ex premier Giulio Andreotti.
Personaggio principale è il Senatore e intorno a lui si muovono tutti gli episodi di sangue e di tragedia politica .
E’ un documentario dove vengono ricostruiti i fatti della politica che avvengono nello stato italiano dal 1992 al 2004 e cioè dal 4° governo Andreotti fino al 2004 anno in cui terminano i processi a suo carico. E' il Racconta della vita , del suo essere uomo di cultura e poi di politico al servizio dello stato. Le scene girate sono scene di sangue, uccisioni di uomini politici , giornalisti, uomini dello stato che in collisione con la mafia muoiono ammazzati ed evidenziano tutto il cinismo al limite della disumanità.
“ A parte le guerre puniche, come afferma egli stesso, Andreotti sembra essere stato dietro a tutti i misfatti dell’Italia”. E, come disse Indro Montanelli, ripreso nel film da Eugenio Scalfari interpretato da Giulio Bosetti, “o Andreotti è il più furbo impostore, perché è sempre stato capace di farla franca, o è l’uomo più perseguitato di questo Paese”.
E io semplicemente dico:" sarà mai possibile che un solo uomo possa avere delle così grandi colpe se poi dalla stessa magistratura è stato assolto?Chi l’avrà salvato?-la sua mente lucida e intelligente o perché il Dio in cui lui crede le ha dato la possibilità"?
E’ un bel film, sceneggiatura recitazione musica non fanno una piega, meritatissimo il premio della giuria di Cannes.
Ma, con grande sincerità, ho pensato che si poteva raccontare e sceneggiare di come lo stato Italiano, in quegli anni, si stava impegnando nella lotta alla mafia attraverso la promulgazione di leggi e di formazioni di commissioni che dovevano portare a colpire al cuore gli uomini mafiosi (Legge 13-09-1982, n. 646) .
Il Senatore è ancora in vita credo abbia visto il film, spero non abbia sortito, su di lui effetti negativi perchè a me, come italiana, un pò di negatività me l'ha creata.
11 commenti:
Non è farsi male, Mary: va colto l'aspetto volutamente grottesco ed esagerato.
Notte e un bacio. :)
Sì Dyo,quello che vuoi, però il ricordo permetti che faccia male a tanti Italiani e soprattutto a quelli che in quegli anni hanno visto morire uomini di stato e non solo per mano di uomini mafiosi.
Si doveva cambiare "sistema politico" ma non doveva avere quel prezzo di vite umane.
Nessuno voleva quel prezzo di vite umane,Maria.
Senti,da dove ti appaio?
Io sono spaiata!!vedi un pò tu.
:|
:/
:\
volevo lasciarti un saluto cara Mary, il mio blog non c'è più. Grazie per la tua cortesia, sinceramente Trilly
Trillyyyyyyyyyyyyyyyyyy, ti prego no non toglierlo, lascisami almeno una mail.
Bravissimo Servillo, davvero.
Sì Stellavale...bravo bravo!!
Questo è il Paese in cui più di ogni altra cosa , a cicli ripetuti, si è scatenata la caccia al capro espiatorio. Non dico che Andreotti non abbia avuto le sue colpe, ma dipingerlo come il male assoluto o il centro di tutte le trame, è ridicolo. Io, mai democristiano, men che meno andreottiano, penso che lui sia certamente il simbolo di quella scia losca che ha attraversato la nostra democrazioa dal dopo guerra alla metà degli anni novanta, ma che le sue mani siano meno sporche di quanto possa apparire
Luciano, credo che il film ricalchi molto le responsabilità ad alto livello politico di quello che accadeva in quegli anni,ed hanno prodotto un film su un personaggio, figura imponente della politica italiana.Solo che, a mio avviso, Andreotti non essendo mai stato presidente della nazione ma solo senatore a vita, tante responsabilità non poteva averle, il "sistema si era creato e doveva essere cambiato" e, così è stato!
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