Orsa Maggiore, scendi, vellosa notte, nubiloso animale di pelo dagli occhi antichi, Occhi di stelle, dal folto irrompono le tue zampecon i lucenti artigli, Artigli di stelle, noi facciamo buona guardia alle greggi, ma siamo ammaliati da te, e diffidiamo dei tuoi fianchi stanchi e delle tue zanne acuminate, visibili a metà, vecchia Orsa. Una pigna: il vostro mondo. Voi: le scaglie che lo ricoprono. Io la sospingo, la rotolo dagli abeti all'inizio agli abeti alla fine, la sgrido, esamino il suo muso e la abbranco con le mie zampe. Abbiate timore o non ne abbiate! Riempite la borsa della questua e mettete una buona parola per il cieco, affinché lui tenga l'Orsa al guinzaglio. E speziate bene gli agnelli. Potrebbe essere che quest'Orsa si liberi, che non ci minacci più e vada in cerca delle pigne cadute dagli abeti; di quelle grosse, con le ali, che precipitano dal Paradiso. Ingeborg Bachmann
8 commenti:
Passo, saluto e scappo...
;-)
:D Trilly
Grazie Bleek, come mai questa corsa frenetica?
Ciao Trilly, un carissimo saluto.
Belli i fuochi...
Un tocco di colore in una serata di completa depressione.Ciao Octy come stai tu?Buona Giornata.
Ti abbraccio, Maria...forte.
Carissima Lella, ricambio con tutto l'affetto e il legame che abbiamo instaurato.
I fuochi: li avevo persi.
ma adesso son tornata.
Notte, socia.
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