giovedì 31 dicembre 2009
Luna dorata
mercoledì 23 dicembre 2009
Solco
mercoledì 9 dicembre 2009
Aspettando l'alba
Un nuovo battito mi desterà, in un mattino di Dicembre e l'inverno gelido bacerà il mio viso.
E i marinai, questa mattina, passeggiano lungo il porticciolo non è il giorno della pesca aspetteranno che il mare sia calmo .
martedì 1 dicembre 2009
UOMINI
Non esistono al mondo uomini non interessanti.
I loro destini sono come le storie dei pianeti.
Ognuno ha la sua particolarità e non ha un pianeta che gli sia simile.
E se uno viveva inosservato e amava questa sua insignificanza,... Mostra tutto
proprio per la sua insignificanza egli era interessante fra gli uomini.
Ognuno ha il suo segreto mondo personale.
In quel mondo c’è l’attimo felice.
C’è in quel mondo l’ora più terribile
ma tutto resta sconosciuto.
Quando un uomo muore,
muore con lui la sua prima neve,
e il primo bacio e la prima battaglia.
Tutto questo egli porta con sé.
Rimangono certo i libri, i ponti,
le macchine, le tele dei pittori.
Certo molto è destinato a restare,
eppur sempre qualcosa se ne và.
È la legge d’un gioco spietato.
Non sono uomini che muoiono, ma mondi.
Ricordiamo gli uomini, terrestri e peccatori,
ma che sapevamo in fondo di loro?
Che sappiamo dei fratelli nostri, degli amici?
Di colei che sola ci appartiene ?
E del nostro stesso padre,
tutto sapendo non sappiamo nulla.
Gli uomini se ne vanno…e non tornano più.
Non risorgono i loro mondi segreti.
E ogni volta vorrei gridare ancora
contro questo irrevocabile destino.
Evgenij Aleksandrovic Evtusenko
sabato 28 novembre 2009
Il viale
in attesa di un passaggio...
lì nella speranza di rivederci .
Ti aspetterò lungo quel viale all'alba
ove la melodia del mattino riempie il cuore,
e la rugiada bagna i timidi sogni.
I rigagnoli del mare sono asciutti e
le nuove pioggie segnano la speranza
I refoli di vento si perderanno in questa mattina
come i ricordi nel passaggio del tempo
ma mai l'amore sarà cancellato dalle
pieghe del cuore e dal velo dell'anima.
venerdì 27 novembre 2009
Il vento
lacrime che hanno inondato il viso.
lavato l'anima.
onda riversa sulla sabbia
raggio che ha penetrato la pelle
profumo di glicine sui viali
odore di salsedine lungo la scogliera
tutto per me era il tuo pensiero
sei stato la mia dolce vita.
Ti bacio.
martedì 24 novembre 2009
Un bacio!
Labbra per far vibrare il cuore!
Per avvicinare due corpi, per condividere il respiro vitale, per sentire i sensi,
un bacio per dire che ti voglio,per dire mi appartieni,
un bacio per fondere respiro emozioni mente pelle sensazioni sentimenti
un bacio per donare il bene, un bacio per dire “sono tua”, un bacio per dire “mi piaci”,un bacio per dire grazie di essere come sei,
un bacio per dire Ti Amo!
……….ti bacio!
giovedì 5 novembre 2009
pensieri sparsi
sabato 25 luglio 2009
Tenerezza della Notte
giovedì 23 luglio 2009
incontrarti
domenica 21 giugno 2009
nuovi colori
Ricordi di sere e di giorni trascorsi, di un tempo non molto lontano,
quando la parola si è fatta brivido.
E dato immagini al nostro pensiero, desiderio del toccarci al nostro incontro.
Di quando la melodia struggente di una canzone ha riempito il mio silenzio
e lo sguardo perso, spento sull'immagine di una foto si è rotto in singhiozzi.
Nel mio giardino, trovo spazio per me, un lembo di terra fertile,
dove coltivo fiori e preparo la terra per un nuovo raccolto di una nuova
stagione di fiori e di frutta...
di nuovi colori tutti belli vedere da toccare da immaginare tra le tue mani.
E'il sentimento che va oltre l'amore, l'amicizia, il bene della persona cara
che valica confini e non riconosce distanze per unirsi in un legame affettivo...
mercoledì 3 giugno 2009
domenica 31 maggio 2009
Spot - reattore nucleare di terza generazione in Puglia
Non ho commenti per questo grande problema che è finito sulla nostra testa e sulle spiaggie più belle della puglia, ma tanta preoccupazione.
Chiedo a Chiunque andrà a governare la nostra regione che faccia scelte consapevoli e responsabili per il territorio e l'ambiente non solo della Puglia ma per l'intero mondo, considerato che i disastri ambientali non riguardano solo il territorio circoscritto.
Un grazie al nostro Presidente della Regione NICHI VENDOLA che ha messo in evidenza il problema chiedendo come prima cosa la difesa del territorio e se le azioni di mediazioni non garantiranno la non installazione delle centrali termonucleari in Puglia , chiederemo il referendum popolare......
lunedì 25 maggio 2009
Primo giorno di mare
bagnarsi e poi a sciugarsi al sole è sembrato un sogno.Ho rivisto la mia baia , i miei scogli la limpidezza del cielo, il volo delle rondini, la lucertola che corre a nascondersi fra le pietre.
Tutto così bello, mia figlia distesa accanto a me, mi ha chiesto :" mamma anche per te è il primo giorno di mare? ed io ho risposto:"sì certamente, e se non fosse stato per te non ci sarei venuta".
Un'ora sulla spiaggia, un gelato seduti al bar e poi rientro a casa.
Stamattina il colore dorato della pelle si è notato e i complimenti non sono tardati ad arrivare.
"[...] e non aver paura, non aver mai paura di essere ridicoli; solo chi non ha mai scritto le lettere d'amore fa veramente ridere [...]".
sabato 16 maggio 2009
mercoledì 6 maggio 2009
domenica 3 maggio 2009
venerdì 1 maggio 2009
I° Maggio festa dei lavoratori
I° Maggio : Si festeggia un fantasma
Autore: Nichi Vendola
Oggi si festeggia un fantasma. Quella degli ultimi decenni è la storia di un occultamento e di una rimozione, di un progressivo, inesorabile, slittamento del lavoro dal ruolo centrale che gli assegnava la Costituzione repubblicana a postazioni sempre più periferiche, sino a finire nelle brume di una estrema banlieu, pudicamente celato alla vista. Disincarnato, ridotto a variabile duttile nelle stime dei tecnocrati o nei conti di manager grandi e piccoli, il lavoro è stato amputato della sua realtà concreta. Nella penombra di quella periferia sociale, si è consumata e quotidianamente si consuma una strage ignorata, tollerata, e oramai persino incentivata. Mentre il proscenio discuteva di veline e si azzuffava su particolari, parlava sempre e comunque d’altro, in quelle tenebre ha avuto libero corso l’imposizione di salari che erano da crisi anche quando la crisi non c’era, si è affermato un nuovo mercato del lavoro modellato sulle vecchissime forme del caporalato, fondato sul ricatto del precariato permanente e della disoccupazione endemica, sulla sottrazione di ogni potere contrattuale dei lavoratori, avvertito ormai come insopportabile pastoia che intralcia la logica sovrana del profitto.
Grazie a quella stessa “invisibilità” del lavoro, oggi, si studiano e allestiscono strategie feroci, che mirano a far pagare per intero i costi della crisi proprio a chi della crisi è vittima principale, i lavoratori dipendenti in cassa integrazione o peggio, i precari a spasso, l’esercito di giovani colti e preparati del sud costretti a una nuova migrazione di massa. Quella degli ultimi decenni è la vicenda di un beffardo slittamento semantico, che ha celato sotto le voci “modernità” e modernizzazione” un gigantesco ritorno al passato, passando per lo smantellamento di tutti i diritti conquistati dai lavoratori nel corso di due secoli di conflitto sociale, che ha ripristinato e restituito legittimità a vere e proprie forme di schiavismo. Chi può davvero credere che la scomparsa della rappresentanza politica del mondo del lavoro dal Parlamento italiano proprio al termine di questo immenso processo storico sia casuale, frutto di mera coincidenza?
C’è un solo modo, allora, di festeggiare questo primo maggio: farne la stazione di partenza per imboccare un tragitto inverso. Iniziare, da oggi, da subito, qui e ora, da questa campagna elettorale, a restituire realtà, concretezza e visibilità al lavoro. Imporre la sua centralità da subito, a partire dalle strategie per fronteggiare la crisi, sapendo che dalla crisi stessa non si potrà uscire senza restituire carne e sangue a quel fantasma, senza richiamare al centro della scena sociale, politica e persino culturale quel che da troppo tempo ne è rimosso. Questa crisi è frutto della stessa politica, delle stesse politiche, delle stesse logiche che hanno per trent’anni umiliato e assediato il lavoro e i lavoratori. Non si può sperare di risolverla con gli stessi strumenti che l’hanno determinata.
Abbiamo scelto di superare una volta per tutte l’antica e disastrosa separazione tra la difesa dei diritti sociali e di quelli civili. Dobbiamo sapere che i diritti dei lavoratori sono oggi al centro di questo scontro, e se non riusciremo a ripristinarli, a imporne un nuovo rispetto, il prezzo sarà pagato da tutti. Anche da chi, oggi, si batte per difendere il diritto alla propria sessualità, alle proprie scelte, alla libertà del proprio corpo.
Abbiamo scelto di chiamarci Sinistra e Libertà. Dobbiamo ricordare, a noi e a tutte e a tutti, che senza affrancamento dal bisogno, dal ricatto del precariato, dall’assenza di diritti sul lavoro, la parola Libertà è solo un simulacro.
Nichi Vendola
domenica 26 aprile 2009
La sinistra secondo Nichi Vendola
Lavoro, ambiente e centralità della vita: ecco la nuova Sinistra (e Libertà) secondo Nichi Vendola - E' LA VIDEOINTERVISTA ESCLUSIVA DI AFFARITALIANI.IT
venerdì 24 aprile 2009
Il video di Ao Longe O Mar dei Madredeus
Testi canzoni Testi canzoni di Madredeus Testo della canzone Ao Longe O Mar
Immobile quiete, serenità impassibile,senso di eternità che riempie il cuore. E'come se l'anima vola dal proprio corpo e raggiunge mete lontane, paradisi vissuti.Ti sembra di vedere persone trasparenti.Mi chiedo cosa sono.
Porto calmo de abrigo
De um futuro maior
Porventura perdido
No presente temor
Não faz muito sentido
Não esperar o melhor
Vem da névoa saindo
A promessa anterior
Quando avistei ao longe o mar
Ali fiquei
Parado a olhar
Sim, eu canto a vontade
Canto o teu despertar
E abraçando a saudade
Canto o tempo a passar
Quando avistei ao longe o mar
Ali fiquei
Parao a olhar
Quando avistei ao longe o mar
Sem querer deixei-me ali ficar
domenica 12 aprile 2009
Pasqua 2009
Di giorno nebbia nuvole e vento di scirocco riempiono le giornate
La mente corre lontano nel tempo passato, pensieri tristi
Avvenimenti trascorsi, anniversario di un’età che va.
Allegria e gioia per la festa di Pasqua
Sorrisi, allegria e soddisfazioni per il regalo ricevuto.
I bimbi stringono fra le mani uova colorate di cioccolato
Le mamme vedono i propri figli crescere - orgoglio di vita che si tramanda -
La campagna è un incanto, prati verdi, papaveri e fiori campestri
danno un tocco magico alla terra che si veste di nuovi colori
Il cinguettio degli uccelli, il canto dei merli risuona nell’aria
fino a che il giorno non diventa notte.
giovedì 2 aprile 2009
IL TUO SORRISO
IL TUO SORRISO
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo Neruda
mercoledì 1 aprile 2009
Colori della Primavera
fiori campestri lungo il ciglio delle strade
mandorli e peschi in fiore
Tra tenui colori e lievi suoni nell’aria
una rondine volteggia tra i rami di mandorlo
Un lento risveglio di primavera
Cielo e mare si identificano all’orizzonte
il cielo veste di grigio
il mare veste di azzurro chiaro
Due pagine unite da sfumature di colore
scrivo con la penna indelebile
I dolori e le gioie del mio cuore
Poi… tagliarle, fare coriandoli , No…
le conserverò nelle pieghe dell’anima
le farò ingiallire nel tempo
Sarà il racconto di me.
domenica 29 marzo 2009
Dietro ai vetri
Rincorro le frasi d'amore
Occhi pieni di lacrime
Odo la forza del vento
Trasporta nubi da altri cieli
Spazza foglie, sradica alberi.
I ricordi sono come lame
Desiderio di Te
Rivedere i tuoi colori, il tuo sguardo
Abbracciarti nella notte
E ritrovarti ogni mattino.
martedì 24 marzo 2009
Politica
Terminata la piega, avvolta nel mio cappotto dal collo di pelliccia e mentre faccio rientro a casa nella villa comunale incontro ex colleghi e amici che beati loro hanno fatto in tempo a raggiungere il traguardo della pensione.
E' inutile dire con quanta allegria e affetto ci siam salutati, è da tanto che non mi vedevano più in giro per via del mio trasferimento della sede di lavoro, per cui le domande di rito sono sempre le stesse :-ma dove stai ora-, - ti sei trasferita dal paese-, dove abiti - . Dopo aver esaurientemente dato ogni spiegazione capisco che hanno interrotto i loro discorsi per darmi un saluto degno di un'amica che non vedono e sentono da molto tempo.
Insomma questo è il periodo del parlare in Piazza tra amici e conoscenti di politica.
Indubbiamente lo scenario politico dello stato italiano non è dei migliori nessuno si impegna a dare un governo stabile ad una nazione ricca di contrarietà e sfumature di carattere politico molto gravi, ma soprattutto nessuno si impegna a fare una buona "opposizione".
Non abbiamo uomini che sanno fare politica ma che improvvisano la politica negli studi televisivi.
Pochi uomini si cimentanto per l'unità dei partiti e tra questi ammiro la grande capacita del nostro Presidente della Regione Puglia e sicuramente sarà uomo capace di portare una "Sinistra unita" alle prossime elezioni. In lui c'è molto di Don Tonino Bello, il vescovo della pace, della convivialità delle differenze.... l'augurio di un buon lavoro e che le idee giuste per una politica giusta siano sempre vincenti!
venerdì 20 marzo 2009
Giornata di fine Inverno
Il cielo cupo di nuvole grigie sembra tutt’uno con il mare che bagna la città, le onde sono altissime si infrangono contro i frangiflutti, e la schiuma bianca che viene prodotta dallo sbattere dell’onda mi dimostra tutta la forza generata dal movimento della terra .
Un attimo, uno sguardo, e la mareggiata porta via pezzi di spiaggia, allaga il tratto di strada del lungomare di Bari che tutte le mattine percorro per recarmi in ufficio.
Dalle finestre dell’ufficio mi soffermo dietro ai vetri e guardo lontano, l’orizzonte, quella linea immaginaria che si perde tra cielo e mare. I gabbiani con i loro voli eleganti indisturbati sono lì nel cielo che copre il mare e non vedo barche di pescatori.
Guardo in cielo e osservo il volo dei gabbiani dalle ali argentate, alcuni di loro volano in coppia e tutto sembra in armonia con la creazione di un mondo perfetto, mi sembra di osservare il paradiso,
Io mi sento strana, sento come se i pensieri sono avvolti dalla nebbia, sono i ricordi di un recente passato… ricordi belli, vissuti con molta voglia di creder che ci può essere sempre una parte di te che qualcuno apprezza. E, se questo è stato, ora non lo è più perché nella vita e, soprattutto, nell'intimità...non si impara mai abbastanza...ogni incontro...ogni storia...ogni rapporto...ti insegna sempre circostanze nuove...che ti arricchiscono...e speri che sia la volta definitiva in cui tu possa dire “è il mio amore per la vita, oltre la vita”.
Alla fine tutto crolla perché niente è eterno, neanche la stessa vita. Forse, quando non saremo più corpo, e la nostra anima vivrà nell’infinito di questo mondo potremo sostenere sempre la veridicità di quello che abbiamo vissuto e di quello che abbiamo creato e costruito in vita.
mercoledì 11 marzo 2009
Pacifico feat. Gianna Nannini - Tu Che Sei Parte Di Me
Ho notato e non mi sono stupita che parole belle diventate poesia, poi canzone esprimono sentimenti molto belli dell'animo di una persona che perde l'amore.
Lei, cantante rock, come sempre pubblica album nuovi pieni di belle canzoni tutte di alto livello e romanticamente dedicate all'amore ma, senza dare spazio al sentimentalismo.
Insomma, la vera e unica poesia di Gianna Nannini che sa far amare le sue canzoni.
Le Sue sono canzoni da ascoltare con particolare attenzione, perché "TU CHE SEI PARTE DI ME" è una di quelle canzoni apprezzabile, che dona sensazioni che entrano nell'anima. La sua voce è limpida, e si lascia trasportare dalla melodia stessa.
Direi una bella canzone, brava Lei e bravo Pacifico.
Tu che sei parte di me
Le tue braccia lunghe
spalancate all'aria,
solo nel vento sei sempre felice.
E butta via i ricordi,
getta ogni cornice,
lascia spazio alle cose a venire.
Fuori c'è una notte intera,
puoi perderti.
Tu che sei parte di me
e lasci fuochi, piccole tracce
per riportarmi a casa.
Tu che sei parte di me,
ultima luce,
ultima insegna accesa.
E ogni nuova paura
alza il fumo negli occhi
e le parole cominciano male.
E ti riuscissi a dire,
riuscissi a spiegare
e solo pelle che inizi a cambiare.
Fuori c'è una vita intera,
vuoi perderti?
Tu che sei parte di me
e sciogli i nodi, le resistenze,
le mie mani chiuse.
Tu che sei parte di me
e porti sogni
e mi fai sorprese.
Tu che sei parte di me...
Soli per la notte intera,
soli una vita intera.
Tu che sei parte di me
e lasci fuochi, piccole tracce
per riportarmi a casa.
Tu che sei parte di me,
ultima luce,
ultima insegna accesa.
Tu che sei parte di me
e sciogli i fili, le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me
e stai nei sogni,
e mi fai sorridere
Fuori una notte intera,
fuori una vita intera.
sabato 7 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Firenze - Città d'arte
La cultura e il pensiero umano si evolvono, e segnano il passaggio dei secoli, nascono le civiltà, si sviluppano e decadono, ma per fortuna restano le testimonianze in ogni parte del mondo.
Ahi Pisa, vituperio de le genti
del bel paese là dove 'l sì suona,
poi che i vicini a te punir son lenti,
muovasi la Capraia e la Gorgona,
e faccian siepe ad Arno in su la foce,
sì ch'elli annieghi in te ogne persona!
.............................
Ahi Pisa, vergogna delle genti d'Italia,
il bel paese dove suona il "sì",
poiché i tuoi vicini sono lenti a punirti,
si muovano le isole Capraia e Gorgona,
e facciano argine alla foce dell'Arno,
in modo che le sue acque anneghino ogni abitante.
La storia si studia e va ricordata e i ricordi per essere vividi devono segnarti profondamente e non sono solo ricordi belli a volte preferiresti seppellirli se non fosse per quella parte di te che hanno catturato e segnato per la vita. I ricordi sono paragonabili al passaggio dell'onda che porta negli abissi marini sabbia pietre e ogni oggetto prezioso, per poi farli emergere con la prossima tempesta marina. La permanenza a Firenze è caratterizzata da un tempo sereno con sole caldo. Sembrano giorni di primavera, tutt'intorno c'è movimento, il prato attorno alla fortezza e lungo l'argine del Mugnone è ricoperta di erba verde, i passerotti e i merli beccano liberi nel prato.
E' Venerdì mattina, e domani finiscono i lavori del congresso, il sole è già alto in cielo, l'orologio del cellulare segna le otto del mattino, la mia notte l'ho trascorsa sveglia con televisione accesa e lettura di alcune riviste. Cerco di riaddormentarmi e sinceramente avrei voluto continuare a dormire. E' la dolcezza del sonno del mattino tiepido di sogni e desideri non appagati, preferisco rimanere a braccia aperte e completamente libera nei movimenti nel mio letto e svegliarmi al tepore di un corpo che mi accarezza ...ma così non è... si posa sul davanzale della mia finestra un merlo e con il suo canto mi sveglia... come ogni mattina è sempre l'acqua calda di una doccia ad accarezzarmi il corpo e la mente per dare vigore ed energia ad una nuova giornata di lavoro.
E' Sabato mattina e a Bari ci sono i preparativi per la consegna delle chiavi della Chiesa Russa al loro Patriarca, di fronte al nostro albergo c'è la chiesa Russa, non conosco le ragioni che mi hanno spinta ad entrare in quel luogo di culto, a Bari non l'ho mai fatto, anche se quand'ero ragazza passavo spesso di fronte la nostra chiesa e potevo farlo, ma ci sono stata ed ho respirato profumo di spiritualità, ho visto le immagini della Madonna e di San Nicola diffuse sui tavoli della chiesa, ragazze giovani e donne che stringevano il loro velo sulla testa e pregavano di fronte ad immagini nere sacre, ho osservato loro pregare e in cuor mio ho pregato anch'io con la fede e la religione che ho nel mio cuore...Ritorno in albergo riprendo i miei bagagli e andiamo via.
E' stata vacanza anche se di lavoro .... per cui il dispiacere di averla terminata è davvero grande. Le belle cose finiscono in fretta.
giovedì 19 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Vita
Percorro la strada con il freddo che mi taglia il viso e cerco di avvolgermi nella mia sciarpa di Lana nera con i codini di volpe. Arrivo in aula con il fiatone penso di essere in ritardo, ma così non è perché attendo per oltre un ora il mio turno. Sono così nervosa, c’è tanta gente nell’aula , il mio avvocato mi spiega che le cause civili di separazione sono in aumento per cui la gente è tanta, e molti di loro sono avvocati e giovani praticanti di studi legali.
Ma ci sono anche persone come me che hanno voglia di seguire da vicino la propria causa e così ho fatto tutte le volte che c’è stato l’appuntamento per l’udienza successiva. Questa mattina sono particolarmente agitata e questi uomini che vedo camminare nell’aula con i fascicoli tra le mani e donne che stringono le loro borse al braccio mi sembrano fantasmi. Rifletto sulla condizione umana: è così che siamo fatti, prima Promesse Solenni e poi Difese Accanite contro comportamenti resi incivili da una condotta libera e arbitraria nei confronti di esseri deboli e molto spesso siamo noi donne a subirle. Il tutto costa una enorme cifra.
Entro nell’aula dove sono seduti tre magistrati dall’aria attenta e molto scrupolosa pronti ad applicare quella che è la normativa vigente in tema di diritto di separazione coniugale, le osservazioni sono tante, sono tutte a mio favore…rifletto: il mio avvocato non ha sbagliato a impostare la memoria di difesa, infine la condanna e appuntamento tra due mesi.
Vedo agitato il mio ex, furibondo comincia a parlare e viene espulso dall’aula, una paura mi assale è la stessa paura che ho vissuto in occasione della separazione; il mio avvocato si accorge e mi fa rimanere con lui in attesa che vadano via. Finalmente il coraggio mi torna e dico ora posso andare, me ne vado in ufficio così sto con gli altri e mi sentirò più tranquilla. Così è stato.
Ma la vita è fatta di queste cose e devo dire che i più fortunati riescono anche a sopravvivere c’è chi si permette di compiere gesti che vanno oltre ogni codice di comportamento che la chiesa definisce peccato mortale.
Ebbene … io ora, che non sono più credente cosa posso dire? Che per sopravvivere mi sono isolata dal mondo e che intrattengo relazioni sociali solo per lavoro e l’unico pregio che mi è rimasto è quello di veder crescere i figli al di fuori del matrimonio. Sono errori nostri e non appartengono alla generazione futura per cui il rispetto dei figli è sacrosanto e se lo pretendiamo da Loro siamo obbligati a fare altrettanto. A volte il grado di civiltà non è tale da essere compreso da ogni persona di buon senso e credo che io sono la persona più sfortunata che ha fatto ricorso ai giudici per avere difesi i diritti e garantita una sopravvivenza dignitosa.
La serata arriva e con essa anche la notte torbida di sogni distruttivi, sogno case che crollano e l’agitazione continua, mi sveglio ripetutamente, finalmente arriva l’alba, la sveglia del cellulare suona è ora di alzarmi e di caricarmi di nuova energia con una doccia caldissima che mi aiuterà sciogliere i movimenti e portare via tutti i cattivi pensieri della notte.
Le lacrime inondano i miei occhi, scendono copiose lungo il volto, sotto la doccia e poi mentre continuo a vestirmi, ma devo truccarmi non è il caso che io continui a piangere, allora con forza ingoio l’ultimo singhiozzo, con la matita rossa disegno il contorno delle labbra e dopo spargo il rossetto che mi ha regalato la mia amica S., con Lei mi confido e mi dà aiuto morale. Poi con la matita nera disegno il contorno degli occhi a forma di mandorla e far in modo che oltre gli occhiali lo sguardo sia piacevole. Corro in ufficio, la giornata trascorre lenta tra pratiche e telefonate di persone che cercano aiuto nel loro percorso all’uso degli uffici dell' azienda.
La giornata fredda e anche la neve pomeridiana non sembra aiutarmi perché mi costringe a rimanere in casa e quindi pensare ancora e vedere attimo per attimo il vissuto di questi due giorni… non mi interessa vedere la tivù, sono qui a scrivere e riprendere il filo della mia vita, quel filo che per un attimo ho pensato si fosse spezzato ed invece, mi sono accorta che è ancora più forte, intrecciato di sentimenti è come una corda da marinaio. Sono pronta ad annodarlo per avere la certezza che posso sempre arrivare ad un punto desiderato. Sono abbastanza forte proprio come quella corda intrecciata che neanche il continuo uso e l’acqua del mare potranno distruggere.
giovedì 12 febbraio 2009
OTTO E MEZZO
In studio Nichi Vendola, governatore della regione Puglia. e Italo Bocchino.
martedì 3 febbraio 2009
Urla-Sorriso
lunedì 26 gennaio 2009
Vedo Te
Non voglio più sognare voglio vivere la realtà, sarà meglio lo sento!
domenica 25 gennaio 2009
"Rifondazione della sinistra "
All'assemblea della minoranza il governatore ratifica l'uscita dal partito
"Nessuna acrimonia, sono sereno perché faccio ciò che è giusto fare"
Prc, Nichi Vendola conferma l'addio
nasce Rifondazione della sinistra.
Al Governatore della Puglia auguro un buon lavoro come ha dimostrato di fare in questi anni .
I sogni dei bambini .
Quando a sera sei nel letto e dormi, accanto a Te,
tutt'intorno ci sono gli
angioletti che vegliano il tuo sonno, aspettano
che le stelle si confondano con la luce dorata del sole
bisbigliano parole magiche ... così che felice sorride .
Sono i sogni dei bambini che rimangono nell'anima di NOI adulti...
Quando l'alba lascia spazio al nuovo giorno LORO
aprono l'ali, e tornano in cielo.
A Te caro ragazzo auguro di essere felice tra le braccia di chi ti vuol bene.
sabato 17 gennaio 2009
io ti canto a me!
IO TI CANTO A ME
Attendo il sabato sera per poter guardare qualche buon film , e per questa sera c'era un appuntamento cinematografico che non ho voluto perdere non solo per il titolo che rimanda ad uno dei continenti più belli del mondo ma soprattutto perchè dovevo incontrarmi con la mia amica ... ed eccomi a riflettere su uno dei tanti argomenti del film che secondo me è molto bello e intenso dove si racconta di un bambino mezzosangue (metà aborigeno e metà bianco) .
La sua storia è quella di tanti altri bambini che adesso in Australia chiamano "la generazione rubata".
Sono bambini, nati, molto spesso, per atti di violenza da parte dei bianchi, e venivano allontanati dalle comunità aborigene per essere purificati del loro essere "neri"...
E' la storia di Nullah, figlio di un’aborigena e di un bianco, che mi colpisce, per quel suo dire "io ti canterò a me" secondo la tradizione aborigine secondo cui il canto richiama a noi persone e oggetti... in un film dove il finale non è così scontato ... infatti seppur amando una persona questa si lascia libera di compiere la sua strada e di continuare nelle sue tradizioni...
Terminato il film attendiamo che la gente cominci a lasciare la sala, come sempre, siamo le ultime a farlo.
Sono rimasta seduta comoda sulla mia poltroncina insieme alla mia amica e complice una gonna al ginocchio un pò sollevata che ha messo in evidenza la caviglia resa elegante da una calza a rete nera ricamata, ad un certo punto mi sento addosso lo sguardo curioso e intenso di un uomo che fa finta di girarsi attorno pur di continuare ad osservare le mie gambe.
Dovrei provare piacere per questa cosa no? ed invece no! scocciata ed infastidita mi alzo e andiamo via ... anche perchè il distinto signore accompagnava sicuramente la sua bella mogliettina.
domenica 11 gennaio 2009
venerdì 2 gennaio 2009
LA SINEDDOCHE
Semplice ironia, per chi della chatt ne fa un motivo unico di ricerca di sorprese...per fortuna non è sempre così.Un buon 2009 a Tutti.