Tra grida e spari, all'atteso scoccare dell'ora di mezzanotte, l'anno 2007 andrà via accompagnato da schiamazzi di gente che per l’occasione scende nelle piazze per salutare con manifestazioni di gioia il nuovo anno. Tra le allegre esplosioni di tappi e calici tintinnanti ricolmi di spumanti andrà via il vecchio anno e con il conto alla rovescia arriverà il primo minuto del 2008. Quando l'anno comincia bene, secondo la credenza, non ci saranno noie e fastidi per tutta la durata dei 12 mesi. Appena scoccata la mezzanotte, che segna l'inizio del nuovo anno, mentre l'aria rimbomba di spari e di mortaretti, è usanza gettare dalla finestra tutte le robe vecchie. E c'è chi crede che mangiando, per Capodanno, tre chicchi d'uva bianca e lenticchie maneggerà denari per tutto l'anno. Nel nostro capoluogo ci sarà il concerto di Alex Britt
E’ un film elegante con una grande capacità di creare turbamento per le scene di morte e violenza sui corpi di uomini e donne. Un racconto di episodi e fatti legati alla mafia russa, legami con la prostituzione minorile e criminalità organizzata. Il film non manca di una traduzione dei Fatti in una moralità della vita, in quei luoghi dove il valore della vita umana è pressoché inesistente. Scene di violenza inaudita si alternano a scene di intensa tenerezza, soprattutto nei confronti di una bambina concepita dopo lo stupro di una ragazza quattordicenne caduta nella rete della prostituzione per volere della povertà e della sopraffazione di uomini violenti e senza alcun rispetto della dignità umana. La ragazza era partita dalla russia per andare a Londra con il sogno di realizzare la sua vita, invece, ben presto si trasforma in un incubo di violenza perché diventa schiava del sesso. Cristin nasce e la madre muore, l’ostetrica che ha fatto nascere la bimba diviene sua tutrice e madre. A fare giustizia è il bravissimo attore Viggo Mortensen, lui è gentile e spietato allo stesso tempo, feroce e generoso. Il suo volto bellissimo, contraddistinto da una calma sorprendente che rende più inquietante la duplice interpretazione di Killer e di agente segreto repressivo dell’ex URSS . Svolge il suo lavoro con spietatezza, bravura e anche tanta coscienza. E' un film interessante e sono contenta di averlo visto.
Il cuore nomade percepisce l’amore impossibile, quell’amore che non ha confini e che valica ogni barriera di tempo e di spazio. Raccoglie nel profondo le emozioni diventate estasi nel momento dell’incontro. Il ricordo di quello che è stato e che non ci sarà mai più ti dà dolore all'anima. Iniziano i lunghi silenzi nelle notti insonni, fredde e piovose, di un inverno in cui ho perso tutto. Quante notti mi sono svegliata e poggiata la mano sul tuo cuore, ho ascoltato il battito,la vita l'emozione dell' amore. Il buio della notte mi portava a pensieri dolci e giungevano fino a Te. Tu eri in una stanza e, al mattino, sveglio mi sussurravi parole che hanno riempito la mia vita. Il pianto lento, silenzioso e soffocato da singhiozzi, riempie la stanza. Nessuno deve ascoltare il mio dolore, nessuno deve sapere che quello che avevo è andato via. Ora non sei più con me, e sei così lontano, per me sarai una luce che rischiarerà i miei cupi pensieri.Ovunque sei ti dico Buonanotte.
Il film è stato girato in Colombia dal regista Mike Newell e tratto da uno dei più celebri romanzi di Gabriel Garcia Marquez(premio nobel per la letteratura (1982). Narra di un amore “in grado di aspettare per cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese”.E' una storia tenera, quasi una idealizzazione dell’amore eterno visto attraverso gli occhi di due ragazzi adolescenti all’inizio del Novecento, caratterizzato da scenari di guerre civili e dilagarsi di una malattia mortale quale il colera. I protagonisti sono Florentino Ariza, giovane proprietario della Compagnia Fluviale del Caribe con l’hobby della poesia, e Fermina Daza, la ragazza più bella della Colombia. Ed è proprio la passione che spinge il giovane Florentino ad aspettare tutto quel tempo, mentre sotto i suoi occhi la donna che più di ogni altra ama sposa un altro, il dottor Juvenal Urbino. I bellissimi paesaggi del Sud America fanno da sfondo a questa storia. E’ una storia ironica e intensa, in cui la speranza fa da padrone, la speranza di un amore che sà aspettare nel tempo e non sfiorisce con l’età, anzi diviene più forte. L’amore come ideale di vita, e che è la vera essenza del rapporto uomo-donna ( o almeno quello che dovrebbe o potrebbe essere l’essenza stessa del vero amore ). C'è anche il racconto di tutti gli amori mercenari di Florentino,sono storie di felice erotismo quelle che lui vive (registra e numera 622 donne con cui si accoppia). E' da notare la delicata descrizione delle scene d'amore come attimi unici e irripetibili ed accompagnate dalle canzoni della bravissima Shakira, cantante e musicista colombiana.
"with eyes that know the darkness in my soul. Shadows on the hills, sketch the trees and the daffodils, catch the breeze and the winter chills, in colours on the snowy linen land".
"con occhi che conoscono l’oscurità nella mia anima. Ombre sulle colline tratteggiano alberi e giunchiglie. Cattura la brezza e il gelo invernale nei colori sul terreno ammantato di neve".
E, un nuovo giorno di lavoro mi aspetta domani, un nuovo viaggio per le strade della Murgia, dove alberi, colline e i monti dell'Appennino Lucano si intravedono a cornice della città di Altamura. Domina incontrasta la bellezza dei campi arati da poco,e stormi di corvi rubano il seminato, il grande falco pellegrino che ogni mattina è lì che sorvola il cielo con lo sguardo puntato a terra in cerca della sua preda, ma domani dopo questa abbondante nevicata sicuramente non lo vedrò sarà nel suo nido al riparo dal freddo. Mi riparo anch'io dal gelo della mia anima e sogno di essere felice guardando la bellezza della mia terra.
Ogni anno arriva la festività più "canonizzata" dei cristiani e crea clamore per la sontuosità dei festeggiamenti. Quando, invece, sarebbe molto più semplice riscoprire il vero significato del Natale e dedicarci alla semplicità dei festeggiamenti riscoprendo il valore del Natale come “Tempo da dedicare alla famiglia” ed ai propri cari.
Bellissimo film ... l'ho appena visto, mi è piaciuto molto e lo consiglio a tutti.
E' una commedia splendida e delicata, tratta dei temi molto importanti come il lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro degli extracomunitari. Il film è intervallato da momenti di comicità ad altri più intensi, fa ridere e riflettere. Gli attori sono bravi, il "vero" Kamal è fenomenale per come riesce ad incastrare e ricattare per il suo intento il datore di lavoro, Mattia un giovane geometra titolare dell’azienda edile, e insieme vincono un finanziamento per aprire una cioccolateria. Ma, attore principale di tutto il film è una “stupenda cioccolata” che deve offrire a chi la mangia "attimi di estasi".
Ore 8.00 solito orario di servizio, una mare di confusione accanto all'orologio della registrazione orario d'ingresso e uscita. Molta voglia di lavorare non ne ho, soprattutto quando vengo presa di mira da racconti esuberanti di infinita bravura da parte di medici. I pazienti sono là tutti in fila che aspettano il turno della registrazione della richiesta medica per la loro brava visita medica, sembrano sardine accalcate,un odore sgradevole mi imprigiona le narici e subito vado via nella mia stanza. Ecco che mi giunge la prima persona che mi dice:"non posso aspettare tanto tempo,devo prendere mio figlio dall'asilo e poi ho mia madre nel letto, devo correre!(ma dico non siamo al supermercato) la seconda il dottore è stato superficiale non mi ha guardato bene le radigrafie......(non si può contestare un giudizio medico), e così via. Siamo a fine giornata e tra visite e telefonate la mia mente è bollente e ha bisogno di rilassarsi.Finalmente a casa , via i vestiti di dosso, cosa faccio: tv o computer?Preferisco il computer e la compagnia in rete dei miei amici.
Sabato sera al Warner Village di Casamassima fra odore di pop corn e una sala con spettatori forniti di mangerecci vari, un film di horror e i miei occhi puntati sulla bravura della protagonista del film :"Laura Morante".
E'un film che nella narrazione rasenta l’inverosimile, tra i fatti accaduti e la immaginazione di come potevano essere andati gli avvenimenti cinquant’anni prima.
La cosa più strabiliante è il collegamento col presente, il vecchietto che si innamora della protagonista e scaraventa i fiori a terra quando non la trova in quella enorme casa dove lui l’aveva portata e aiutata a sistemare i tavolini per il ristorante.
La malattia psichiatrica della protagonista miracolosamente guarita.
L'adolescente criminale sopravvissuta , oramai sessantenne,dopo cinquant'anni di reclusione nei nascondigli della casa chiusi da grate di ferro e dove il racconto vuole che in passato si nascondessero i serpenti che scappavano dalla terra circostante, si ritrova in carne e ossa ( forse si è nutrita di topi)?
Troppi elementi di libera interpretazione e soprattutto il finale lasciano nello spettatore qualcosa di indefinibile: non si assapora la genialità di un vero racconto horror.
Ricordi. La notte fatta di silenzi e suoni sottili che ti giungono dritti al cuore. Il latrare del cane, il canto del grillo, il canto della civetta che mi mette tristezza, il rombare di un elicottero e poi tanti ricordi nella mente. Bambina, mi inoltravo oltre quella linea che indicava la quantità di coraggio che si possedeva, la casa era avvolta nel buio e io sfidavo la paura inoltrandomi in quel viale che di giorno conduceva alla mia casa. Camminavo, sentivo sotto i miei passi la morbidezza dell'erba calpestata e il profumo della terra,il rumore della chioma degli alberi d'ulivo che si muoveva alla sottile brezza di vento. Mi allontanavo, andavo oltre il viale e raggingevo un'altra casa distante all'incirca una trentina di metri, al buio e sola.Questa era la mia prova di coraggio. Rientrata a casa, avevo un unico grande desiderio, vedere andare a letto tutti quanti, compreso il mio papà che era sempre l’ultimo a rincasare. Avevo una sensazione di sogno ancor prima di addormentarmi come se la mia vita fosse protetta e avvolta da un velo che proteggeva il mio corpo e la mia mente da insidie esterne. E, così come il grande poeta William Shakespeare recita :"siamo fatti della stessa stoffa di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è circondata di sonno.” Sognavo di toccare la luna, di arrivare fin lassù, e di incontrare mio nonno scomparso ancora prima della mia nascita e il racconto di lui mi tenevano viva la memoria dell’uomo che era. Mia madre aveva posto in alto nella sala da pranzo la sua foto, suo padre era morto subito dopo il rientro dalla guerra (1946) e mi parlava di lui del suo lavoro.Dell’amore che riversava ai suoi figli e alla sua donna. Ma poi un bel giorno andò via e mia madre raccontava che sicuramente l’avrei rivisto in cielo, tardi molto tardi e lui mi guardava e mi proteggeva e mi aspettava e sicuramente mi aspetta ancora. E’ andata via anche lei in una notte fredda di Febbraio dell'85 mentre io ero in attesa della mia seconda bambina. La salutai per tornare a casa e le dissi:"mamma ci vediamo domani", e lei mi rispose:"Maria dove dobbiamo vederci"?Furono le ultime parole che ci siam dette. Lei sapeva che andava via raggiungeva i suoi genitori e mi avrebbe aspettata e mi aspetta ancora. La sua dolcezza , la sua bontà che sono doti di una mamma sono impresse dentro la mia mente. Se potessi dirle …e Lei ascoltarmi, Le direi solo queste parole:”Mamma Ti voglio bene”,sei nel mio cuore e ti sento molto vicina.
Ti sento lontano, ma mai abbastanza per non capire, è come se la tua immagine è impressa nella mia mente come il raggio di sole che penetra e inaridisce il suolo, allungo la mano e rispondo, pronta a toccarti il viso, ma non giungo fino al cuore. Chiudo gli occhi Alla ricerca della tua ultima frase che ci vede uniti. E’ gioia quella di immaginarti libero soddisfatto della tua vita senza preoccuparti dei miei sentimenti . Non sbagliare così come ho fatto io, cerca il tuo grande amore E, tutto ciò che è , è stato, mai scomparirà dalla mente e dall'anima.
La voglia di pubblicare questa canzone è nata dal fatto che ammiro il pensiero filosofico di questo grande autore di canzoni italiane. Lui si pone in maniera molto critica nei confronti delle ideologie della politica e dice cose molto sagge, soprattutto è evidente un grande insegnamento:"mantenendo inalterati i principi dell'autocritica ognuno di noi può costruirsi un pensiero di libertà politica".
La libertà Giorgio Gaber (1972)
Vorrei essere libero, libero come un uomo. Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura, sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale, incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia, che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza, con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche un gesto o un’invenzione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
L'interazione genitore-bambino,è fondamentale per favorire nei bambini lo sviluppo di una sicurezza di base, che porterà alla formazione di una personalità autonoma e integrata.
Queste relazioni, instaurate dal bambino nei primi anni di vita diventeranno il prototipo di relazioni successive e considerate un punto di partenza fondamentale per uno sviluppo sano e senza conflitti.
IL bambino deve giocare liberamente, scegliere i giochi e le attività che gli consentiranno di esprimere sè stesso.
Poichè attraverso il gioco scoprirà il suo mondo e svilupperà le relazioni con i suoi compagni.
Non commento, piango anch'io come ha pianto la bimba violentata dal suo mostro, mi inorridisce sapere che nessuno abbia potuto aiutarla e strapparla dalle mani di questo mostro. Sei un angelo tra gli angeli, ora da lontano e da questa nostra misera terra ti giunga fino al cielo la nostra voce, il nostro sorriso e la nostra dolcezza.Ciao piccola,buonanotte.
Some say love it is a river that drowns the tender reed Some say love it is a razor that leaves your soul to bleed
Some say love it is a hunger an endless aching need I say love it is a flower and you it's only seed
It's the heart afraid of breaking that never learns to dance It's the dream afraid of waking that never takes the chance It's the one who won't be taken who cannot seem to give and the soul afraid of dying that never learns to live
When the night has been too lonely and the road has been too long and you think that love is only for the lucky and the strong Just remember in the winter far beneath the bitter snows lies the seed that with the sun's love in the spring becomes the rose
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
Alcuni dicono che l'amore è un fiume Che annega la gara di canna Alcuni dicono che l'amore è un rasoio Che lascia l'anima a sanguinare
Alcuni dicono che l'amore è una fame Nel bisogno di un interminabile Dico amore è un fiore E vi è solo sementi
E 'il cuore paura di rottura Che non impara mai a ballare E 'il sogno di risveglio paura che non prende la possibilità
È colui che non saranno prese Che non sono in grado di dare sembrano Anima e la paura di morire che non impara mai a vivere
Quando la notte è stata troppo solitaria E la strada è stata troppo a lungo E pensi che l'amore è solo Per il fortunato e la forte Basta ricordare che in inverno molto amaro sotto la neve Risiede il seme Che con il sole l'amore In primavera Diventa la rosa
Strada Provinciale Acquaviva Cassano Puglia Italia.
domenica 16 settembre 2007
aquile . Le nuvole hanno ricoperto il cielo e mi è sembrato che la pioggia dovesse bagnare i nostri corpi,forse è già piovuto mentre piangevo, non c'è dubbio, ma dopo la pioggia lassù nel cielo è vistoso l’arcobaleno.
Ogni sera quando non sento la tua voce che cerca il mio amore mi sento naufraga di pensieri , un’aquila che non riesce a trovare la strada del ritorno al suo nido e disperata cado nel sonno della notte.
E’ Il silenzio che attraversa oltre il buio dei pensieri e dei sogni, perché leggero e invisibile.
Sei il sogno sfiorato dal vento.
Sei lo sguardo impotente di un uomo che cerca il mio volto, la mia bocca, il mio corpo.
Siamo aquile libere nel cielo che dopo vorticosi giri planano sulla terra per congiungersi nei loro corpi.
Tutte le sere e al mattino sveglia non cerco che Te .
E le mie mani? Le mie mani sprigionano la musica dei nostri corpi, il piacere dei nostri sensi, ed è sublimazione del nostro amore attraverso la voce.
Giornata di attesa. Attendo una telefonata che porti da me tutto il tuo vissuto, oggi, è vana la speranza che questo possa accadere, forse i tuoi impegni sono molteplici e comunque tutti importanti da non renderti consapevole della mia delusione. L’emozione spiacevole mi assale e le lacrime rigano il volto, improvvisamente divento brutta e sotto la doccia piango dal dolore. Asciugo i capelli e ritratta dallo specchio mi vedo ancora più brutta, vorrei romperlo, ecco un’ impeto di rabbia e il phon che pur non c’entra niente si appiccica allo specchio, non è un moto violento, e per fortuna, nulla accade. E’ un dolore acuto di quelli che fanno male all’anima più che al corpo, preferisti un’estrazione dentaria piuttosto che piangere di delusione. Nell’ultimo periodo si sommano è forse destino che mi accade tutto ciò? Forse nella mia vita non cerco che questo? Sono una credulona, una perfetta bambina che crede ancora alla befana (mi direbbero i colleghi). Non posso farci nulla sono fatta così e mi chiedo ancora quante altre volte dovrò credere a uomini che si dichiarano innamorati ed invece risulta essere il contrario di quello che affermano. L’amore per un uomo per me è cosa sacra, diverso dal sesso, diverso dall’affetto, diverso dal rispetto che si deve ad un’altra persona. E’ trasporto dell’anima in ogniuno di noi, è la ricerca di pensieri, volontà e desideri da coniugare . E’ desiderio dell’unione dei corpi fatta di sensazioni e piacevoli emozioni.
Orsa Maggiore, scendi, vellosa notte, nubiloso animale di pelo dagli occhi antichi, Occhi di stelle, dal folto irrompono le tue zampecon i lucenti artigli, Artigli di stelle, noi facciamo buona guardia alle greggi, ma siamo ammaliati da te, e diffidiamo dei tuoi fianchi stanchi e delle tue zanne acuminate, visibili a metà, vecchia Orsa. Una pigna: il vostro mondo. Voi: le scaglie che lo ricoprono. Io la sospingo, la rotolo dagli abeti all'inizio agli abeti alla fine, la sgrido, esamino il suo muso e la abbranco con le mie zampe. Abbiate timore o non ne abbiate! Riempite la borsa della questua e mettete una buona parola per il cieco, affinché lui tenga l'Orsa al guinzaglio. E speziate bene gli agnelli. Potrebbe essere che quest'Orsa si liberi, che non ci minacci più e vada in cerca delle pigne cadute dagli abeti; di quelle grosse, con le ali, che precipitano dal Paradiso. Ingeborg Bachmann